La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, ha approvato, con relativa delibera, il suo primo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per rispondere alla necessità di garantire continuità, integrazione e omogeneità nella presa in carico dei pazienti affetti dalla Malattia di Parkinson, attraverso aspetti chiave come il coordinamento e il superamento della frammentazione delle cure, l’integrazione sanitaria e sociosanitaria, l’ottimizzazione delle risorse disponibili e la sostenibilità.
Tra gli aspetti innovativi che sono stati valorizzati nel documento e che andranno implementati per armonizzare il percorso di cura ed assistenza del paziente con MdP ai fini di una maggior appropriatezza della presa in carico, si annoverano:
- la multidisciplinarietà, che deve essere prevista sin dalle prime fasi della diagnosi
- l’importanza di curare la comunicazione della diagnosi, che deve essere garantita al paziente dal team multidisciplinare che opera negli ambulatori specialistici e dal medico di medicina generale
- la promozione di interventi di prevenzione, sia per la correzione dei fattori di rischio modificabili, sia per favorire stili di vita salutari, a cominciare dalle fasce di età più giovani
- la riabilitazione come opportunità terapeutica sin dalle prime fasi della malattia, la cui accessibilità deve essere garantita
- l’attenzione alle differenze di genere in ogni fase del percorso
- il coinvolgimento delle Associazioni dei pazienti e dei familiari per supportare la realizzazione di servizi adatti ai loro bisogni
- la promozione dell’approccio basato sul design thinking
- la co-progettazione di servizi “con” il paziente, non “per” il paziente
- la pianificazione anticipata delle cure palliative.
Al link ---> l'articolo pubblicato sul portale della Regione Veneto (articolo 668).